Le truffe di Stefano Gennari, il Gullo della RAI

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Approfittarsi di Denise e di Matteo,

è come approfittarsi di Tommy

che ha già imparato ad accendere il telefono.

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Aprendo il video youtube si trova il seguente commento del video inerente a novembre 2005 della trasmissione di RAI TRE:

Questa è stata una delle più clamorose "sole" di Chi l'ha visto.
Stefano Gennari, nel novembre del 2005 venne arrestato per truffa. Si era rivolto alla procura sostenendo avere foto scattate dal satellite ... La procura, scopre subito che si trattava semplicemente di immagini scaricate da “Google Earth”, ... si scoprì che era stato messo sotto inchiesta dalla procure di mezza Italia per varie truffe e millanterie, e per violazione di sistemi informatici. Figura di M....

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Spett. le Compartimento Polizia Postale Trentino Alto-Adige

Via Vannetti n°15

38061 Trento

Tel: 0461232462- Fax: 0461263401

E-mail: : poltel.tin@poliziadistato.it

Rovereto, 22/08/2012 P.C.N.


Oggetto: Esposto come concordato

Titolo esposto: Stefano Gennari, il Gullo della RAI

ALLA CORTESE ATTENZIONE DELLA POLIZIA POSTALE ED IN PARTICOLARE ALL’ISPETTORE R. F. E AL SOVRINTENDENTE R. D.

Io sottoscritto M.T. nato a Rovereto (TN), espongo quanto segue affinché l'Autorità competente, valutati i fatti, prenda i provvedimenti e/o le iniziative che riterrà opportune:

Antecedentemente al giorno 06 ottobre 2009, effettuavo una scansione di una vecchissima rivista in mio possesso che si intitola NEWS SETTIMANALE n°3 di Gennaio 2006. La rivista che ancora conservo, a suo tempo  mi costò 1 €uro. Quella rivista trattava un articolo inerente al sig. Gennari Stefano di Marsciano Perugia - Umbria  e in copertina metteva in bella evidenza il suo volto, però rimasterizzato a computer e infatti il colore della sua pelle appare blu e poi la immettevo su internet.  Ve la mostro qui di seguito


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“Stranamente”, dopo pochi giorni aver pubblicato sul mio profilo facebook (o account facebook) il volto di tale personaggio che compare sopra grazie alla scansione della mia rivista, aggiungendo nelle informazioni della foto alcuni dati presi da internet, mi trovai un insolito personaggio che si spacciava per lui attraverso il famoso social-network di Mark Zuckeberg; molto dubbioso sul fatto che fosse lui in persona, in virtù del fatto che di “fake”, “prestanome informatici” che tengono banco a dottori, avvocati, politici oppure persone che si spacciano per carabinieri e/o poliziotti o presunti e sedicenti medici o santoni che bazzicano non solo sul social-network denominato facebook,  ma su internet in generale ve ne sono parecchi (con violazioni della legge in quanto sussisterebbe il reato di scambio di persona o furto d’identità”), gli dissi che visto e considerato che era stato lui a venire a cercare me e non viceversa, di concedermi una veloce chiamata con telefono cellulare oppure tramite skype per accertare che la voce appartenesse realmente al vero Gennari Stefano che appare nella mia rivista che tra l’altro si era mostrato anni addietro nella trasmissione condotta da Federica Sciarelli che va in onda su RAITRE e che si intitola CHI L’HA VISTO e che in tale anno avevo visionato da casa e mi era parso, guardandolo alla TV, una brava persona.

Il vero Gennari Stefano si era mostrato in tale occasione per il caso del rapimento di Denise Pipitone a Mazara del Vallo in quella trasmissione e siccome io a suo tempo avevo visto la puntata della stessa e conoscevo il timbro vocale della sua voce, volevo solo accertarmi che non fosse il solito buontempone che si spaccia per un’altra persona, cosa che mi è capitata spesso su internet, in particolar modo un dottore, che non sa usare internet, non conosce nemmeno la differenza tra la barra delle applicazioni,la barra del titolo o la barra degli strumenti e nemmeno la differenza tra parte software e parte hardware, tuttavia lascia gestire la sua faccia e il suo volto a sedicenti collaboratrici. Una volta compreso che chi interagisce non è il vero dottore in questione,ma un “prestanome informatico”, l’amaro in bocca e la delusione è assai evidente, tenendo presente tra l’altro, che non è piacevole parlare di salute personale con una persona che non è quel medico e a mio avviso una sanzione piuttosto pesante se la meriterebbe come del resto tutti gli altri prestanome (termine che DIA sicuramente conoscerà molto bene). Faccio eziandio notare che a causa di questi “scambi di persona  virtuali” in qualche occasione, a fare il dottore o la dottoressa c’è scappato anche il morto. Ci terrei che il rispettabilissimo e abilissimo Sovrintendente M. B., apprendesse questo mio termine informatico, perché ci tengo a sottolineare in questo esposto che nella conferenza da lui gestita a Marco di Rovereto,mi aveva lasciato un termine informatico di Suo/Vostro conio che calzava a pennello con alcune idee che mi ero già fatto. B. nella conferenza parlò delle “veline del web” e cioè di quelle tipette che non fanno altro che ocheggiare a caricarte fotine e chiedere i cxommentini per poi mandarti il bacino, riferito per lo più alle quindicenni della rete e che sono già molto smaliziate e molto spesso essendo Sovrintendente M.B. specializzato in antipedofilia, trova foto loro che partono dai loro stessi celluari per avere in cambio ricariche telefoniche. Siccome lui mi ha insegnato bene quel termine, io ci tengo moltissimo che lui possa apprendere il mio cioè “prestanome informatico”. Ci tengo molto perché c’è sempre da imparare e la conferenza a cui alludo fu stilata in data 23 marzo 2012 a Marco di Rovereto proprio dal vostro Dipartimento della Poloizia postale Trento e durò circa un paio di ore.

Colui che mi si presentava come Gennari Stefano con un bell’account appena creato, continuò a fare melina e a farmi perdere una marea di tempo. Dal 6 ottobre si arrivò al 20 ottobre 2009 nel frattempo gli scambi di posta e di e-mail erano piuttosto considerevoli,ma mai che mi desse prova vocale con telefono o con skype di avere lo stesso timbro di voce che già conoscevo e infatti già il giorno lunedì 19 ottobre 2009 avevo iniziato a sollecitare questo fantomatico personaggio che mi aveva fornito alcuni numeri di telefono,ma tutti sempre occupati oppure avente una segreteria telefonica  e testualmente egli intanto mi scriveva :” Matteo chiama i carabinieri di Marsciano 075-8742319 e cerca il maresciallo Fischini Torello e digli se il mio nr. di mobile è il 3920012345 oppure chiama sul mobile 3920012345”.

Rispettabile Procura e/o Questura di Trento, dopo avermi ulteriormente fatto arrabbiare perché tali numeri erano sempre staccati, gli feci un bluff da “pokerista” in quanto sono un amante degli scacchi della dama,ma anche di giochi con le carte come briscola,tresette,scopone scientifico,ramino poker etc, e gli feci credere  che lo avevo messo nei guai con la Polizia Postale di Trento infatti in un altro messaggio/email egli testualmente mi scriveva : “e' come se tu denunciassi il "PAPA”.

Successivamente ecco che mi scriveva un altro messaggio privato e come al solito i suoi telefoni erano ancora  staccati, glielo facevo notare di nuovo, i giorni passavano e la mia irritazione saliva alle stelle perché intanto i messaggi e le email dal suo indirizzo box fioccavano sulla mia casella email:

Stefano rivolto a me :  “il sovrintendente Dorigo** alle 13,51 non era in ufficio. lo trovo domani mattina. poi fammi sapere perchè mi hai denunciato... ho inviato un fax alla polizia postale di trento allegando i contratti telefonici dei nr. 3920012345 e il 075-6211040 intestati al sottoscritto. se necessita posso anche venire a trento. difronte all'ufficiale di stato dorigo**”.

Sono GENNARI STEFANO
NATO A MARSCIANO IL 28-12-1961
ED IVI RESIDENTE IN VIA DELLE FONTANELLE 17/19
06055 MARSCIANO PERUGIA
tel. mobile 392-0012345
fax- 075-7823981
tel. 075-6211040

Successivamente, quel giorno di ottobre telefonava sul mio telefono fisso il Sovrintendente Dorigo** della Polizia Postale di Trento situata in via Vannetti e abbastanza seccato del fatto che questo  Stefano cercava la Polizia a Trento molto ansioso e agitato; il Funzionario di Stato mi chiedeva spiegazioni e in successiva ascoltata la mia versione e fatto presente ad egli, che erano più di dieci giorni che tale perugino mi faceva ammattire e dando una versione medesima a quella che Vi sto scrivendo su questo mio esposto, e che mai si faceva trovare disponibile al telefono, facendo da intermediario tra me e il Gennari, avendolo presumibilmente su di un’altra linea in tempo reale, io e il Sovrindentente parlammo e gli spiegai per l’ennesima volta che erano diversi giorni che ero entrato in contatto con questo tizio,ma che i suoi numeri erano sempre staccati oppure c’era una segreteria telefonica, infatti dal 6 ottobre al 20 ottobre ne erano passati di giorni e di acqua sotto i ponti e io chiedevo solo di accertare che la voce del Gennari vero fosse reperibile e proprio perché su internet avevo già preso una marea di fregature nel fidarmi solo delle foto avatar (in gergo chiamate anche ”fotine”) esposte negli account e oramai la mia “politica” era divenuta quella del diffidente per eccellenza e che aveva realizzato che l’unico modo per accertare che dall’altra parte ci fosse la stessa persona che si presenta su internet era quella di usare un telefono cellulare o meglio ancora quello strumento utilissimo e gratuito che si chiama skype e infatti tramite esso il volto della persona deve per forza di cose esser lo stesso che appare sulle foto.

 

L’esimio Sov.te Dorigo** mi chiese se volevo avere rapporti con il Gennari e che oramai aveva accertato fosse esser proprio lui senza ombra di dubbio e che se avessi espressamente detto no, avrebbe fatto presente a Stefano di non cercarmi più in quanto capiva la mia situazione e il mio tono accesso in quanto erano diversi giorni che volevo solo accertare esser la stessa persona che mi si identificava come tale e che erano trascorsi più di 10 giorni con una melina spaventosa.

Ricordo che io seccato dissi al povero Dorigo** in una forma dialettale trentina: 

”L’è da diversi dì che quel lì el me tira semo e no el gà mai en telefono che funziona e el ma fat nar zò i coioni”.

Traduzione:“ Sono diversi giorni che quel signore lì mi fa diventare scemo e mi ha fatto cadere i testicoli”.

Dopo la domanda diretta del Sovrintendente Dorigo** e cioè se avessi voluto avere rapporti interpersonali o no con tale persona che era disposta perfino a correre a Trento e che aveva inviato alla Polizia Postale della mia giurisdizione i documenti e quindi Carta identità, Tessera Sanitaria e Patente di Guida, riflettendo tra me e me in un breve lasso di tempo pensai che fosse una brava persona e chi diceva di essere in quanto io non mi ero ancora debitamente informato su internet su tale Gennari Stefano di Marsciano sedicente hacker o “re degli hacker” come scrive la mia rivista, ma avevo solo letto qualcosina attingendo dalla mia rivista e ad un episodio che menziona Torre Annunziata e un magistrato indagato per foto pedopornografiche e fatto arrestare proprio dal Gennari e che si trova allegato con la fonte a questo esposto.  Ci pensai ancòra un po’ e annuii purchè quel benedetto suo telefono fosse attivo.  Dorigoni dall’altra parte riconfermò al Gennari di tenere acceso e non staccato uno di quei telefoni e la cosa momentaneamente si interruppe lì. Chiusa la telefonata con la polizia postale e con il Sovrintendente Roberto Dorigo** che era scocciato più di me per tutta questa vicenda di cui egli non ci aveva capito un “acca”, finalmente il numero di telefono 3920012345 era attivo e libero e non più segreterie telefoniche e ci sentimmo e parlammo per circa una ventina di minuti.

Nota bene il numero che diede a tutti noi e cioè 392, zero, zero, uno, due, tre, quattro, cinque. (392/0012345)

Assomiglia ad un numero molto molto molto personalizzato e se la Polizia Postale fa lo stesso lavoro dell’Esercito Italiano dove non butta mai via nemmeno un fazzoletto di carta usato o un vecchio scontrino e archivia ogni cosa come un buon Ufficiale di Picchetto,in maniera minuziosa e il tutto fatto alla tedesca con estrema “prezision” e non all’italiana e quindi alla “carlon”, dovrebbe avere più o meno la stessa mia versione dei fatti di quell’ottobre 2009 e ancora documenti in deposito dello stesso.

Finalmente io e il Gennarino ebbimo un veloce e breve colloquio telefonico. Finalmente mi arresi all’idea che nella fatalità dall’altro capo del filo c’era veramente quello strano personaggio che per primo era venuto a cercarmi e non trattavasi del/la solito/a buontempone/a che si spaccia per un altro e che io chiamo con il termine “TIME WASTER”. Dalla fine del 2009, Stefano rimase tra i miei contatti facebook per circa due anni e si prese la mia scansione dove compare il suo volto blu scaricandola direttamente da me senza neanche chiedermela e la usò come nuovo “avatar” per il suo account facebook che vantava solo 22/24 amici e tali rimasero per quasi due anni. Ci sentimmo rarissimamente e sporadicamente fino a quando nel 2011 decisi di tentare di commissionare a lui un lavoro in quanto nel frattempo mi ero rivolto a delle associazioni  no-profit per chiedere indagini sul mio caso. Suppongo che egli rimase tra i miei contatti facebook da ottobre 2009 fino ad aprile/maggio 2011 e cioè si dileguò dopo essersi preso una somma piuttosto considerevole che è composta da 1.500 €uro.

 

Gli avevo inviato su sua richiesta,un bonifico di 1.500 euro come cauzione,caparra e acconto, nel mese di febbraio 2011 per cominciare a procurarmi foto satellitari dove dovrei comparire io e anche alcuni malfattori che vado lamentando da anni,mi hanno ipotizzato, drogato,narcotizzato e creato una marea di problemi e tutta una serie di crimini e a cui Polizia e Carabinieri di Rovereto e Mala non hanno mai dato il benché minimo interesse e che solo un ipnologo di Padova e cioè Dr. Benemeglio Stefano ha saputo accertare in particolar modo “comandi ipnotici” non fornendomi però documentazione medica cartacea e di cui però, come nel caso del Gennari, conservo le ricevute fiscali atte a dimostrare che io il danaro l’ho versato e la ricevuta l’ho pretesa come esplica la legge.

 

Ecco di seguito la ricevuta fiscale originale con tanto di firma dell’operatrice delle poste italiane dell’ufficio di Mala (TN) con il versamento elargito al Gennari; potrei anche aggiungere il prelievo bancario con la firma dell’operatrice della Cassa Rurale effettuata esattamente un giorno prima, infatti tale cifra serviva come cauzione, come caparra e come anticipo se il Gennari fosse riuscito nell’impresa di cominciare a fornirmi  materiale inopponibile e inoppugnabile ai crimini che lamento da anni nei confronti della mia persona e quindi a districare il mio caso. Io fui imbrogliato solamente perché non effettuai attente ricerche su tale persona e mi ero affidato solo a pochi dati in mio possesso che provenivano anche da autorevoli quotidiani dove veniva descritto come una persona che era in grado di cercare bambini scomparsi nei maremoti e perfino di apparire in TV a CHI L’HA VISTO su RAITRE con un certo coraggio. Mai avrei immaginato fino al momento in cui si dileguò (non dandomi nulla di ciò che era stato chiesto e nemmeno restituendomi il danaro), che egli era talmente sfrontato da esser paragonabile a Francesco Gullo nel reality show CAMPIONI che andò in onda nel 2004/05 e che mostrava una squadra di calcio allenata da Ciccio Graziani e cioè il Cervia. In quell’occasione, davanti ai teleschermi, si scoprì che il difensore Francesco Gullo, nel suo curriculum, si era descritto come un grande e noto atleta, che aveva militato anche nel Basilea, che aveva segnato un goal alla Juventus, raccontando una marea di balle davanti a tutto e tutti e infatti una settimana dopo, il Grullo veniva smentito e anche rimproverato per tutte quelle bugie date in pasto davanti ai telespettatori e al resto della squadra del Cervia. Io non mi aspettavo che anche per il caso Denise Pipitone, perfino il sig. Stefano avesse potuto emulare il Gullo e raccontare una marea di panzane e che potesse candidarsi assieme a lui e a Silvio Berlusconi e anche Sara Tommasi in un nuovo Reality Show che potrebbe esser chiamato : "Chi la racconta più grossa e più crebidile" cioè un reality show pieno di candidati/e per accertare chi è il più bravo contaballe tra tutti loro con tanto di nomination ogni settimana ed sms per il televoto per appagare l'italiano medio che di Reality e minchiate ne divora a bizzeffe. Potrebbe esser un'idea?!
Alcuni candidati ci sono già da metter "nella casa": Il calciatore (F. Gullo), l'hacker (S. Gennari), il politico (S. Berlusconi) e la soubrette (S. Tommasi). Ci aggiugiamo un'ottusangolo e il nuovo reality dei gran balisti che le raccontano grosse è pronto. Un bel logo e poi li amalghiamo tutti insieme !!! 

Ecco spiegato perché a causa di questa disinformazione mediatica e di ciò che lasciò anche MAMMA RAI senza mai dare una grossa e sonora smentita ufficiale come fece invece Ciccio Graziani della Mediasetta nel caso di Francesco Grullo a Campioni, che io a febbraio 2011 ancora non avendo appurato grazie a ricerche più ossessive sulla rete dati discordanti su tale personaggio,perchè decisi di ingaggiarlo in quanto non ero conscio che quello lì di foto satellitari non ne sa nulla e non le può recuperare e aveva raccontato una marea di balle da ottimo e sedicente furbacchione anche a me. Ecco perché io lo chiamo :”Il Gullo della RAI”. D’altra parte – correggetemi se sbaglio – era stato capace perfino spregiudicatamente di prendere il giro anche il Sovrintendente Dorigo** che suppongo avesse avuto più dati, come quelli che ho io adesso, non mi avrebbe nemmeno fatto da intermediario e penso che in confidenza, mi avrebbe avvisato di prestare attenzione con tale persona e d’altra parte, nel 2009 il Sovrintendente non poteva esser a conoscenza che io avevo ed ho un caso delicato di crimini subiti da terzi, che mi ero già rivolto anche ad associazioni no-profit, oltre ad investigatori privati e che nel 2011 (cioè 2 anni dopo) inconscientemente avrei tentato di ingaggiare questo Gennari Stefano Hacker per una certa utilità investigativa nella mia buona fede (come il tizio che lamenta 5000 Euro volati via grazie alla FOREMARK) ed è ovvio che anche mamma Rai e questi pseudo giornalisti dovrebbero lavorare per Walt Disney e scivere fumetti invece di articoli di giornale o almeno prendersi le resonsabilità di elargire e lasciare bene in evidenza delle smentite affinchè altri non vadano a foraggiare chi emula gli "ascimiento" prendendo di mira proprio persone che già hanno parecchie difficoltà C'è pure un ANSA tra le fonti se controllate bene ed era d'obbligo la smentita generale e plateale per non far più cadere altri nella stessa farloccata.Intendo contattare MEDIASET e STRISCIA LA BERISCIA per appurare se MAX LAUDADIO o JIMMY GHIONE sarebbero interessati ad andare ad intervistarlo e asfissiarlo come sono soliti fare nei loro servizi su Canale5 e non mi spiacerebbe vedere un Max LaudaDio che gli corre dietro con il microfono in mano e continua a tampinarlo e gli sferra una marea di domande. D'altra parte a Gennari & Co. piace la pubblicità mediatica e ritengo che STRISCIA LA BERISCIA potrebbe offrire un'altra strisciata visto che MAMMA RAI non risponde ad email e non vuole neanche interessarsi alla questione vittime MIND KONTROL e/o GANGSTALKING dopo tutti i solleciti ed emula la BBC. Ovvio che non essendo l'unico truffato dal Gennari (c'è già un altro che nomina la FOREMARK SPA e una certa SIRIA che in un commento facebook fa trasparire che non abita lontana dal soggetto) è un discorso di casistica e non un caso isolato e Max LaudaDio è un ottimo corridore quando c'è da correr dietro a qualcuno che scappa perchè ripreso dalle loro telecamere e non vuole ammettere le frodi commesse. Ovvio che la casisistica dovrebbe far capire che anche il tema MIND KONTROL e/o GANGSTALKING, similare a quello delle ABDUCTIONS non è da sottovalutare proprio perchè non riguarda uno o pochi casi isolati,ma moltissimi e fioccano da parte nostra perfino FAX a Bruxelles e a Ginevra. Approfittarsi di noi e come approfittarsi di un disabile o di Denise Pipitone o chiunque Voi vogliate ed è molto squallido a da ladro di serie C2.

 

Bonifico effettuato in data 22-02-2011

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Speravo che egli fosse realmente in grado di risalire indietro nel tempo ed elargirmi delle prove inoppugnabili di persone che più volte mi si erano avvicinate nella primavera/estate del 2005 e che mi avevano combinato molti guai, non a caso conservo una lettera A/R inviata al Capocentro della Direzione Investigativa Antimafia datata dicembre 2005.

 

Già nel 2005, infatti, mi ero rivolto a Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza di Rovereto per esporre alcuni crimini a cui ero stato sottoposto,ma nessuno mi aveva preso in considerazione tranne la Guardia di Finanza che si era rivelata più cordiale, cortese e disponibile al dialogo, infatti a tutt’oggi conservo un piccolo documento in cui c’è scritto “Si è recato dalla Guardia di Finanza e deve andare in Questura a Rovereto per degli identikit”,ma mai sono stati creati questi identikit ed è logico che poi una persona inizia a rivolgersi ad investigatori privati, associazioni oppure privati.

 

Lamento infatti che se le Istituzioni sapessero prendersi degnamente cura dei propri cittadini, gli stessi cittadini facente parte dello Stato e che sono essi stessi lo Stato e che versano regolarmente le tasse e che fungono anche per pagare lo stipendio ogni 27 del mese i funzionari di Stato, essi non sarebbero costretti ad ingaggiare privati come Stefano Gennari e nemmeno a cadere nelle tele di presunte associazioni no-profit che iniziano il caso, ma non lo portano nemmeno ad un decimo del compimento finale e che sul lato pragmatico,alcune  lasciano molto a desiderare e molto spesso non sussiste un rispetto di un codice deontologico ad opera di esse. Se già nel 2005 mi fosse stato almeno chiesto di formulare un esposto come in questo caso, se invece di liquidarmi in fretta manco fossi “Kunta Kinte” che va bene solo per lavorare come bestia da soma per pagare tasse e quindi invece elargito un ottimo suggerimento da chi di dovere e poi verificarne o accertarne i fatti o perlomeno fare quanto era possibile e necessario per investigare su ciò che esponevo,oggi saremmo a cavallo e invece dovevano liquidare tutto in fretta e furia neanche si dovessero coprire i delinquenti di turno in maniera tempestiva che sono collusi e appartenenti ad una Organizzazione occulta di potere che anche il Giudice (e ora Avvocato) Carlo Palermo ha conosciuto di persona sulla sua pelle tutto e sarebbe più limpido e trasparente e a tutt’oggi non ci sarebbero altre matasse da sbrogliare e nemmeno da disturbarvi con questo esposto perché se le Forze dell’Ordine avessero fatto allora un principio del lavoro, a tutt’oggi non avrei ingaggiato nemmeno il Gennari e quindi non dovrei disturbarvi con questo esposto. La colpa è mia? Di certo non Vostra,ma non so quanta colpa possa avere io ed ecco perché chiedo un briciolo di collaborazione, perché esimi, anche io sono su EBAY e quindi ho comperato e venduto merce, ma ho feedback 100% e mi hanno lasciato dei commenti del tipo: “Ottimo acquirente, ottimo dialogo, molto serio veloce nei pagamenti o nell’invio merce”. Ovvio che qualcosa il sig. Gennari doveva darmi e invece non mi ha dato nulla o perlomeno restituirno la caparra/cauzione.

 

Ho nominato Carlo Palermo perchè ex vicepresidente dell’associazione aisjca-mft una delle associazioni no-profit alle quali mi ero rivolto e a cui ero stato rigirato grazie a Vittorio Montibeller (investigatore privato) che mi era stato a sua volta presentato il giorno 4 aprile 2010 da tale Dottoressa MariAnna Fobbin di Torino che è Presidente di tale associazione no-profit denominata aisjca-mft con sede legale a Torino e sede a Trento e rammento inoltre che anche il Giudice Avvocato Dottor Palermo Carlo ha scritto un libro dagli alti contenuti e che nomina questi poteri forti Organizzazioni occulte di potere nel libro a cui egli ha dato il titolo :

Il quarto livello ed è stato stampato nel 1997 inoltre tale dott.ssa MariAnna Fubbin ha intelligentemente scritto un libro dal titolo : It's abuse not science fiction, Edizioni Libreria Cortina, Torino, 2005.

 

Posso inoltre aggiungere in questo esposto, che ho recuperato da solo, alcune telefonate tra me e il Gennari Stefano oltre a diversi SMS il quale più volte  mi rassicurava di avere un hard-disk da 150 gigabit con all’interno il materiale che richiedevo di una data ben precisa e che mi avrebbe portato il materiale di persona, poi io gli avrei fornito ulteriore lavoro perché le date da controllare erano diverse,ma mai egli mi ha fatto giungere tale dispositivo con il materiale iniziale, altrimenti mi pare ovvio che non lamenterei una truffa nei miei confronti e se invece si fosse rivelato un abile investigatore, avrebbe ricevuto ulteriori commissioni per altre date e periodi atte ai fini utili di indagine e mostrare e dimostrare che razza di delinquenti mi ero trovato addosso in più frangenti degli anni trascorsi e anche egli avrebbe ricevuto altre somme in danaro. Il Sig. Gennari doveva semplicemente – in base alle sue conoscenze informatiche e non solo quelle – trovare delle prove tangibili a mio favore che fanno parte del giorno 12 marzo 2001, estate 2002, maggio 2003 e infine - come già scritto - primavera/estate 2005 e un altro fattaccio accadutomi tra il 15 e il 22 ottobre 2006 per dare ancora più credito a ciò che già era emerso nelle sedute di ipnosi regressiva a Padova del 2006 e alla famosa lettera A/R inviata nel dicembre 2005 alla DIA di Padova (Direzione Investigativa Antimafia) e che in quel 2005 aveva un numero di telefono che era 049/6012**; a tutt’oggi esso è stato cambiato,ma io ancora lo conservo su di una rubrica. Provare a verificarlo per credermi esimi.

Verso la fine della primavera o verso l’inizio dell’estate del 2011, il Gennari Stefano ha eliminato definitivamente il suo account facebook ed è scappato più veloce di Speedy Gonzales disattivando quasi tutti i numeri che elenco di seguito, tuttavia io ho conservato quello che era l’URL del suo account facebook e che è il seguente,tuttavia solo un buon perito informatico (grazie a tale URL) potrebbe accertare che esso era realmente appartenuto ad un account e che tale account fu gestito proprio dal sig. Gennari Stefano che una volta dedotto e intuito che erano trascorsi oltre  3 mesi  dal mio bonifico e quindi i termini di legge per lamentare una frode, a mio avviso decise di dileguarsi da facebook: http://www.facebook.com/profile.php?id=1124635017&ref=ts

In successiva decisi di usare internet per effettuare ricerche più approfodite su tale personaggio e di seguito elenco alcune delle sue prodezze che si possono tranquillamente reperire su internet e come si nota, egli era stato assoldato anche per il caso Denise Pipitone, per il delitto di Cogne dove compariva sempre attraverso i mass media il nome di AnnaMaria Franzoni. Come si nota dalle mie ricerche ho scovato anche un articolo sul delitto Masi.

Si demarca inoltre, che più volte ad uno dei numeri suoi che seguono, rispondeva una voce molto giovanile di una sua complice che era solita rispondere alla chiamate con la seguente espressione: “Buon giorno Studio del sig. Gennari in cosa posso esserLe utile?” Si suppone che la fantomatica amica potrebbe (uso il condizionale) esser questa che è tutt’ora attiva sulla rete e su facebook.


Questi sono i numeri di telefono che sono in mio possesso:

* - 3920012345

* - 3928812345

# - 0756211995

# - 0756211040

@ - 3701178806

 

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Letissia

http://www.facebook.com/letizia.gennari.96

Quello che segue era l’URL della sua graziosa amica con il vecchio ID seriale e cliccandolo arriverete alla stessa persona. Provare entrambi gli URL per credere esimi. Ho scritto di testare entrambi gli URL e vi accorgerete del barba trucco in quanto l’ID seriale e sempre funzionante.

http://www.facebook.com/profile.php?id=1611883285

Inoltre tra gli amici più fidati che si trovavano assieme al Gennari Stefano spunta anche questo signore e che sicuramente è a conoscenza delle imprese del sig. Gennari Stefano dai dialoghi che ebbimo e che ha un profilo e un avatar facebook molto interessante oltre ad esser una persona assai cordiale e cortese oltre che indaffarata come il Gennarino.

Antony http://www.facebook.com/antonino.magistro

 

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9143050476?profile=originalQuelle che seguono  erano le uniche notizie che avevo attinto sul sig. Stefano Gennari  di cui avevo già accennato e che menzionano anche la vicenda di Torre Annunziata ed ecco perché nonostante i dubbi pensavo fosse una brava persona ed ero convinto che essendo anche la Polizia Postale tranquilla quando ci sentimmo ad ottobre 2009 con Dorigoni, si potesse provare ad avere dei rapporti interpersonali con tale Gennari Stefano e due anni dopo, visti i risultati deludenti delle associazioni no-profit provare a chiedergli se era in grado di cominciare lui il mio caso e portarlo a termine recuperando foto satellitari visto che i giornali e le TV ne avevano parlato così bene. Si rivelò assai disponibile il sig. Gennari,ma mai mi consegnò nulla e io nel frattempo,una caparra (o cauzione come la chiamava lui) gliel’ho versata ed è di 1.500 €uro e solo per cominciare a recuperare una minima parte di ciò che chiedevo e gli accordi personali erano chiari. Non ho mai ricevuto nulla dal sig. Gennari e nemmeno la restituzione della somma che gli ho inviato. I suoi telefoni non sono più abilitati e l’unica cosa che mi resta attiva di lui è la seguente email box bf336av@gmail.com e siccome sono uno che non demorde,casualmente dopo assidue ricerche ho scovato anche questo canale/account youtube che è troppo similare alla email box. https://www.youtube.com/user/bf336av

 

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Corriere della Sera

 

LA VICENDA DI TORRE ANNUNZIATA (8 ottobre 2000)

Foto choc: indagato il magistrato.

Hacker, assalto ai siti

LA VICENDA DI TORRE ANNUNZIATA Foto choc: indagato il magistrato. Hacker, assalto ai siti ROMA - Anche un magistrato di Torre Annunziata e un gruppetto di agenti della polizia postale di Napoli sono finiti nel mirino della Procura di Roma. L' inchiesta è quella affidata al pm Nicola Maiorano che da dieci giorni indaga sul percorso seguito dalle immagini tratte dai siti Internet dei pedofili e poi parzialmente rimbalzate sui teleschermi del Tg3 e del Tg1. E ora sul registro degli indagati, oltre ai nomi dei giornalisti autori dei servizi incriminati, ci sono anche quelli del pm Paolo Fortuna e degli agenti napoletani che hanno avuto per le mani le cassette video dell' inchiesta campana contro la rete di pedofili stesa tra l' Italia e la Russia. Per il magistrato e i poliziotti, il reato ipotizzato è quello di violazione del segreto istruttorio. La Procura di Roma, infatti, avrebbe le prove secondo le quali fu il pubblico ministero di Torre Annunziata ad autorizzare la consegna delle immagini ai giornalisti della Rai: quelle scene raccapriccianti, solo in parte oscurate, costituiscono anche un «corpo di reato» dell' inchiesta di Torre Annunziata. Il pubblico ministero Fortuna preferisce non commentare l' inchiesta dei colleghi romani. Lo fa invece il Procuratore di Torre Annunziata, Alfredo Ormanni, che sostanzialmente difende il suo sostituto e scarica la responsabilità sulla polizia postale: «La notizia mi coglie di sorpresa. Era noto che la procura di Roma avesse aperto una inchiesta sulla fuga di notizie, ovvero sulla provenienza del materiale filmato messo in onda da Tg1 e Tg3. Ma mi sarei aspettato tutt' al più il coinvolgimento di personale della polizia postale di Napoli o di Roma». Secondo Ormanni, tra pm e poliziotti ci sarebbe stata un' incomprensione: «Fu lo stesso direttore generale della Rai, Celli, che tirò in ballo un sostituto procuratore affermando che le immagini furono date dalla polizia su indicazione di un pm. Ma io escludo totalmente qualsiasi responsabilità del collega Paolo Fortuna che, se ha dato qualche indicazione, lo ha fatto limitandosi a far visionare il materiale consentito. Così come è stato fatto decine di altre volte in occasione di indagini del mio ufficio». Ma le immagini che hanno illustrato l' inchiesta antipedofili della Procura di Torre Annunziata hanno provocato una coda disciplinare anche per i giornalisti che hanno firmato i servizi del Tg4 e di Telemontecarlo. E ora Silvia Resta, inviata di Tmc, si difende così: «Rimango di sasso nell' apprendere dell' esistenza di una inchiesta disciplinare aperta dall' Ordine dei giornalisti del Lazio e del Molise nei miei confronti... Del video incriminato del pedofilo russo ho utilizzato solo 10 secondi preoccupandomi di schermare l' immagine». Conclude la giornalista: «Nessuna protesta in merito è venuta dai telespettatori e non vorrei che questa vicenda si presti a strumentalizzazioni...». Sui primi esiti dell' inchiesta di Torre Annunziata indagherà anche il Csm che vuole chiarimenti sulle tante scarcerazioni dei presunti pedofili. E contro chi alimenta il mercato via Internet dei corpi dei bambini si sono schierati i «pirati informatici» guidati dal perugino Stefano Gennari: «Siamo hacker buoni. Stiamo oscurando 143 siti dei pedofili». D.M.

Pagina 14 (8 ottobre 2000) - Corriere della Sera

http://archiviostorico.corriere.it/2000/ottobre/08/Foto_choc_indagato_magistrato_Hacker_co_0_0010082552.shtml

Hacker alla ricerca di bambini scomparsi dopo il maremoto (10-01-2005 _17:33)

Circa 3.000 hacker, da anni in collegamento fra loro per la lotta ai siti pedopornografici (ne hanno scoperti oltre 10.000, tutti regolarmente denunciati alle autorità) coordinati da Stefano Gennari, un ex artigiano oggi esperto in sicurezza informatica che risiede nella provincia di Perugia, da oggi hanno cominciato una minuziosa attività di controllo di centinaia di siti Internet, con lo scopo di rintracciare eventuali bambini sopravvissuti al maremoto nel sud-est asiatico e poi scomparsi.

Maremoto:hacker 'buoni' alla ricerca dei bimbi scomparsi (10/01/2005)

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9143051252?profile=original

Aprendo il video youtube intitolato Umbero Amendola sul caso Denise Pipitone PARTE 1, si trova il seguente commento non certo mio

Questa è stata una delle più clamorose "sole" di Chi l'ha visto.
Stefano Gennari, nel novembre del 2005 venne arrestato per truffa. Si era rivolto alla procura sostenendo avere foto scattate dal satellite ... La procura, scopre subito che si trattava semplicemente di immagini scaricate da “Google Earth”, ... si scoprì che era stato messo sotto inchiesta dalla procure di mezza Italia per varie truffe e millanterie, e per violazione di sistemi informatici.

Umberto Mendola sul Caso Denise Pipitone PARTE 1

Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=CKdcynIJZss

9143051100?profile=original

I programmi del 23 gennaio 2006

CHI L' HA VISTO? Federica Sciarelli torna sul caso di Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo il primo di settembre 2004. Il programma ha intervistato Stefano Gennari, l' hacker più ricercato dalle procure d' Italia. Gennari racconta cosa è riuscito a catturare dai satelliti in riferimento al giorno della scomparsa di Denise. RaiTre 21.00 PORTA A PORTA Si confrontano il presidente della Camera Pierferdinando Casini e il presidente dei Ds Massimo D' Alema. RaiUno 23.10 IL TORNASOLE Cos' è un simbolo? Il look, la moda, lo stile di una persona la identificano o sono la persona stessa? Questo il tema su cui si dibatterà nella puntata. Ospiti Giusi Ferrè, Giampiero Mughini, Dj Francesco e Dolcenera. RaiDue 23.00 SORGENTE DI VITA Sessant' anni dopo la Shoah, anche per le Nazioni Unite il 27 gennaio è la Giornata per la memoria dell' Olocausto. Presentata da 5 paesi, sostenuta da 89 stati e votata dall' assemblea generale per acclamazione, la risoluzione «esorta» i paesi membri a rigettare qualsiasi teoria negazionista e a insegnare ai giovani cosa vuol dire «mai più». Piero Terracina è uno dei 6806 ebrei deportati dall' Italia nei campi di sterminio: il programma lo ha seguito tra i ragazzi di una scuola media. RaiDue 0.15 MIAECONOMIA Il ritorno di Bin Laden si è sommato alle tensioni internazionali e ai timori di una possibile riduzione delle forniture di greggio dalla Nigeria. Davide Tabarelli, Direttore del RIE, società di Ricerche Industriali e Energetiche e un rappresentante dell' Unione Petrolifera si confrontano sulla crisi del petrolio. Sky Tg24 18.35

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/01/23/programmi.html

 

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9143051675?profile=original18 gennaio 2006COGNE: UN HACKER A 'NEWS',

HO FOTO SATELLITARI DEL DELITTO

img103696.jpgCi sarebbero nove foto satellitari che riprendono la villetta di Cogne la mattina del 30 gennaio 2002, quando fu ucciso il piccolo Samuele Lorenzi, dalle quali una sagoma non ben definita e' presente nei dintorni della casa. A parlarne in un'intervista esclusiva a 'News Settimanale' e' Stefano Gennari, hacker ed esperto in intercettazioni audio-video e satelliti, incaricato dai carabinieri di Aosta di rintracciare sul satellite le immagini di quel mattino. Nell'intervista, pubblicata sul numero in edicola domani del periodico diretto da Andrea Monti, Gennari afferma che "ci sono nove fotogrammi satellitari che riprendono la casa di Stefano Lorenzi e Annamaria Franzoni la mattina del 3 gennaio 2002, quando fu ucciso il piccolo Samuele. Foto che andrebbero elaborate e ingrandite, perche' riprese a grande distanza, nelle quali e' visibile una sagoma: ma non si capisce se si tratti di un albero o di una persona. Sarebbe bastato un soprall uogo a chiarirlo".
Ci sarebbero nove foto satellitari che riprendono la villetta di Cogne la mattina del 30 gennaio 2002, quando fu ucciso il piccolo Samuele Lorenzi, dalle quali una sagoma non ben definita e' presente nei dintorni della casa. A parlarne in un'intervista esclusiva a 'News Settimanale' e' Stefano Gennari, hacker ed esperto in intercettazioni audio-video e satelliti, incaricato dai carabinieri di Aosta di rintracciare sul satellite le immagini di quel mattino. Nell'intervista, pubblicata sul numero in edicola domani del periodico diretto da Andrea Monti, Gennari afferma che "ci sono nove fotogrammi satellitari che riprendono la casa di Stefano Lorenzi e Annamaria Franzoni la mattina del 3 gennaio 2002, quando fu ucciso il piccolo Samuele. Foto che andrebbero elaborate e ingrandite, perche' riprese a grande distanza, nelle quali e' visibile una sagoma: ma non si capisce se si tratti di un albero o di una persona. Sarebbe bastato un soprall uogo a chiarirlo".

http://super.ilcannocchiale.it/2006/01/18/cogne_un_hacker_a_news_ho_foto.html


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9143051877?profile=originalmrionairgo@kriocoucke.mai ha scritto a  2005-09-08 18:13:50
Foremark spa : Imbroglioni in azione a Perugia.


A Perugia opera una fantomatica societa', tale "Foremark spa" azienda operante nel campo della "sicurezza, intercettazioni e perizie" per conto delle forze dell' ordine e della polizia.
Il "tecnico" principale di questa grande azienda e' un certo Stefano Gennari, un tizio che racconta a tutti di essere un grande hacker, di aver hackerato la nasa e che, dopo essere stato condannato per hacking, tutti i tribunali e le procure d' Italia l' abbiano subito ingaggiato per svolgere intercettazioni e perizie. La "foremark", oberata da tanto di lavoro sta naturalmente assumendo personale, tecnici ed informatici per svolgere le perizie. Naturalmente lavorare in una cosi' grande ed importante azienda e' un privilegio, e per essere assunti bisogna pagare !
Il caro Gennari da' infatti il benvenuto e chiede cinquemila di euro ai
neoassunti, come cauzione ! Poi pero' si viene assunti, e si puo' lavorare a tremila euro al mese,cosi' da recuperare subito i soldi versati....


Naturalmente e' tutta una truffa.


Innanzitutto la fantomatica "Foremark spa" (www.foremarkspa.com) dovrebbe avere sede a Perugia, in via Dottori, 85, come risulta sia dalla visura camerale, sia dal sito internet sia dal whois (www.whois.sc/foremarkspa.com).

 

E rispondere ai numeri 075.5272384 =B7 075.5292397 =B7 075.5295099
come risulta dal controllo alle paginebianche.it


Ma, da quella sede e' andata via da parecchi mesi !
Sulla porta e' affisso un cartello con "affitasi appartamento"
vedi
http://tinypic.com/ddfk2e.jpg

http://tinypic.com/ddfkwg.jpg

http://tinypic.com/ddfl39.jpg


Ora la grande azienda si e' trasferita a Perugia centro, in via Bartolo,44, in un vecchio palazzo fatiscente e scrostato di mattoni fradici,
http://tinypic.com/ddg6lx.jpg


dove, in un sotterraneo "lavora" il grande hacker Gennari, ma il "call center" si e' trasferito.... a Roma !

difatti ora la "foremark" risponde al numero 0668472523, in localita'
sconosciuta, ma, dal prefisso chiaramente di Roma.
Il bello e' che telefonandoci dicono di essere il "call center" e di essere effettivamente in via Dottori a Perugia, nell' appartamento sfitto !
Chiedendo spiegazioni sul cartello attaccato alla porta e sul prefisso di Roma si ricevono risposte evasive, chiaramente false.

La "sede operativa" della ditta (rotfl) non e' altro che un locale adibito ad ufficio (un sotterraneo nemmeno intonacato) dove l' "hacker" Gennari riceve i polli da spennare. Che tipo di "hacker" sia questo imbroglioncello lo si puo' capire parlandoci: non capisce nulla di C,o di qualsiasi altro linguaggio non sa cosa siano unix, un buffer overflow, come si usi PGP. L' unica cosa che sembra sia in grado di usare sia il computer che ha in ufficio, un windows XP,
probabilmente preso al media world.

Gennari e' semplicemente un ladro di polli informatico, arrestato per aver sbloccato dei cellulari, duplicato delle carte di credito e fatto piccoli imbrogli su internet, mi sarebbe bastato parlare con le forze dell' ordine PRIMA di versargli i soldi ed avrei evitato di farmi fregare !!!
Gli stessi poliziotti che Gennari dice di conoscere personalmente mi hanno confermato trattarsi di un ridicolo personaggio, ciarlatano e mitomane,con una lunga serie di condanne.

Lo stesso aspetto fisico di Gennari la dice lunga : sulla quarantina, un omiciattolo smilzo, cadente e malaticcio, con molti denti guasti, probabilmente ex-drogato relitto umano.

Un consiglio per tutti : evitate di farvi fregare da questi ciarlatani da due soldi, e prima di fidarvi di un tizio vanta amicizie e conoscenze, provate ad assumere informazioni presso le stesse "procure e questure" per il quale dice di lavorare !!!!


Inty ha scritto a : 2005-09-09 01:06:06
Foremark spa : Imbroglioni in azione a Perugia.


<mrionairgo@kriocoucke.mailexpire.com> ha scritto nel messaggio
news:1126221415.583775.161110@g49g2000cwa.googlegroups.com

Lo stesso aspetto fisico di Gennari la dice lunga : sulla quarantina,
un omiciattolo smilzo, cadente e malaticcio, con molti denti guasti,
probabilmente ex-drogato relitto umano.
Un consiglio per tutti : evitate di farvi fregare da questi ciarlatani da due soldi, e prima di fidarvi di un tizio vanta amicizie e conoscenze, provate ad assumere informazioni presso le stesse "procure e questure" per il quale dice di lavorare !!!!
Mi dispiace per te. I.

 

fonti narkive

http://risposte.italian.softpicks.net/risposte/argomenti/Foremark-spa-Imbroglioni-in-azione-a-Perugia--113017-1.htm

http://it.narkive.com/2005/9/6/3678166-foremark-spa-imbroglioni-in-azione-a-perugia.html

Inty ha scritto a : 2005-09-09 01:06:06
Foremark spa : Imbroglioni in azione a Perugia.


<mrionairgo@kriocoucke.mailexpire.com> ha scritto nel messaggio
news:1126221415.583775.161110@g49g2000cwa.googlegroups.com

9143052091?profile=original

stefano 6 anni fa

ciao marco sono stefano e non ho fatto solo quello che è sul link della Rai. ed o già provveduto a inoltrare alle Autorità Competenti e alla Google Italia S.r.l la dovuta denuncia.

 

Registrant:
stefano gennari
via fontanelle 19
MARSCIANO, PG 06055 IT

Domain name: MICROGS.NET

Administrative Contact:
gennari, stefano  
via fontanelle 19
MARSCIANO, PG 06055 IT
+39.0756211995    Fax: +39.0757823981

Technical Contact:
gennari, stefano  
via fontanelle 19
MARSCIANO, PG 06055 IT
+39.0756211995    Fax: +39.0757823981

Registration Service Provider:
Aruba S.p.A. - Servizio Aruba.it, 
+39.05750505
+39.0575862000 (fax)
http://www.aruba.it
Supporto tecnico - Technical support - Asistencia tecnica :

 

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Note personli del blogger: Le fonti sono attinte da narkive a cui Gennari diede dei commenti asserendo che voleva pure denunciare qualcuno o che comunque aveva già avvisato le Autorità Competenti solo perchè un tizio aveva esposto tale frode inerente alla  foremark spa, ma non essendo un caso isolato quello denunciato dal tizio che nomina 5000 euro e che ha versato per niente a Stefano,adesso che vi si aggiunge anche il mio denominato "Gullo della Rai" e sotto ce ne sono altri e il tutto con Esposto alla Questura,si deduce che ha ben poco da lamentarsi il caro Stefano in quanto se è capace di fregarsene o approfittarsene di Denise e Matteo e di metter su baracche per fregare la gente non vorrei mai esser al posto di Tommy che accende il telefono cioè suo parente perchè è come approfittarsi anche di lui, inoltre io gli avevo dato la possibilità di redimersi facendo qualcosa a livello pratico per me e per tutte le vittime che lamentano MIND KONTROL e/o GANGSTALKING,ma egli ha preferito far finta di nulla. Posso dimostrarlo aggiungendo anche l'ultimissima email che fu un ULTIMATUM nei suoi confronti e un tentativo effettuato a ben cinque differenti sedi DIA con un mio "barbatrucco" in una megamultipla per smuovere le acque contro queste derive tecnologiche di carattere nazionale e internazionale e gli avevo dato e concesso l'ultima chance per ciò che non mi ha mai restuito e cioè un pugno di carta, un pugno di euro che non valgono la vita di una o più persone. Egli ha preferito il silenzio e ignorare l'ultimatum e nel frattempo le vittime mirate e prescelte per il progetto Monarch aumentano e aumentano le denunce e le richieste di un'indagine Internazionale e la nostra lista nazionale e internazionale si ingrossa e si incrementa; Denise Pipitone ancora non si trova e questa gente è tale e quale a Wanna Marchi e Don Ascimiento e cioè pronta ad approfittarsi di chi è in difficoltà proprio come alcune (non tutte) associazioni no-profit.

 

Vedi ad esempio l'associazione Graal di Pergine gestita da Antonio Bruno, oppure Federazione Galattica (anch'essa associazione) denunciata per Circonvenzione d'incapace.

 

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9143052466?profile=originalLa truffa dell’hacker con le foto fasulle

TERAMO. Quella architettata da Bosco non è la prima bufala nella quale si imbattono gli inquirenti che stanno indagando sul delitto Masi. Nel novembre del 2005 venne arrestato per truffa un hacker umbro Stefano Gennari, titolare di una società di informatica di Perugia, la Foremark spa, il quale si era rivolto alla procura sostenendo di essere in grado di elaborare delle foto scattate dal satellite che la notte del delitto, il 2 giugno 2005, puntava su Nereto.
 Ovviamente l’uomo voleva essere pagato profumatamente per i suoi servizi - tra i 250 e i 900 euro per ciascuna foto - e nella corrispondenza con la procura aveva inviato alcune immagini dimostrative, sostenendo di essere in grado di fornirne altre ancora più dettagliate, come se fossero state scattate da 25 metri di altezza.
 La procura, naturalmente si dimostrò molto interessata, ma intanto cominciò ad esaminare le foto “promozionali” scoprendo subito che si trattava semplicemente di immagini scaricate da “Google Earth”, un diffusissimo programma di immagini da satellite acessibile a chiunque. Indagando poi sul conto di Gennari si scoprì che era stato messo sotto inchiesta dalla procure di mezza Italia per varie truffe e millanterie, e per violazione di sistemi informatici.

ARCHIVIO il Centro di Pescara

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9143052466?profile=original

Truffa di Gennari col delitto Masi, 4 indagati

TERAMO. Sale a quattro, tra cui una donna di Luco dei Marsi, il numero degli indagati per la tentata truffa con le foto sul delitto Masi. Il pm Bruno Auriemma (nella foto) ha chiuso le indagini sul caso.
 E nell’avviso di conclusione delle indagini compaiono altri nomi oltre a quello, già noto, di Stefano Gennari, l’hacker umbro, ideatore ed esecutore della tentata truffa, arrestato il mese scorso. Oltre a lui risultano indagati M.S. di 35 anni, la donna di Luco dei Marsi che da qualche tempo risulta domiciliata a Perugia; A.E., un’altra donna di 41 anni, residente a Marsciano, lo stesso paese in provincia di Perugia dove abita Gennari; F.G, un crotonese di 31 anni, residente a Perugia. Tutti gli indagati fano parte a vario titolo della Foremark spa, la società di sicurezza informatica creata da Gennari che ha spesso offerto i propri servizi di consulenza alle procure di tutta Italia.

Tra questi anche la possibilità (ma in realtà era una millanteria) di poter accedere alle immagini provenienti dai satelliti militari e poterle elaborare grazie a un particolare know-how informatico. Per questo motivo la procura teramana, nell’agosto scorso, gli chiese se era in grado di fornire immagini di Nereto nella notte in cui fu commesso il duplice delitto dei coniugi Libero Masi ed Emanuela Chelli. Gennari rispose di sì e per dimostrare le sue capacità tecniche in materia inviò alla procura una serie di foto da satellite di vari luoghi. Quelle foto in realtà, come accertarono subito gli inquirenti, erano state scaricate da “www.googleearth.com”, un sito accessibile a tutti e molto noto poiché si trova sul motore di ricerca più diffuso al mondo.
 Gennari chiedeva tra i 250 e i 920 euro per ciascuna foto, a seconda del grado di nitidezza, ma ovviamente non fu in grado di fornire alcunché. La magistratura teramana, indagando sul suo conto, scoprì subito che Gennari era stato messo sotto inchiesta dalle procure di mezza Italia per varie truffe e millanterie, tra cui la violazione di sistemi informatici. L’hacker umbro, inoltre, aveva cambiato la data di nascita sul suo documento d’identità in modo da risultare incensurato, mentre invece ha numerosi precedenti specifici. (e.a.)

fonte: http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2005/12/14/CM1CZ_CM105.html

 

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Commenti apparsi su facebook nella pagina: L' Adige e il Trentino

quotidiani fusi riuniti e gemellati di informazione delle Alpi

SBL                                                                           20 giugno 2012  ore 23.23.21

A proposito di un post del 27 maggio,riferito al sedicente hacker stefano gennari. Il procedimento relativo alla truffa sul delitto Masi del 2005, si è chiuso con tosta (mai abbastanza) condanna per quell'essere immondo,feccia umana. Assolti con formula piena M.S.e F.G., risultati non solo estranei ma vittime della innegabile abilità e spregiudicatezza nel truffare e devastare le persone che gli sono capitate a tiro e servite ai suoi scopi. Neppure incriminata, uscitane di lusso, A.E.,che non a caso abita al suo paese, essendo sua moglie,e stessa pasta,pensa un pò. E se dalle criptiche parole che ho letto a seguire il post, saresti tu 'l'uomo lupo' con conto aperto con lui e avessi anche modo di saldarlo,bhe, buona fortuna, hai tanti, ma tanti, fan :facciamo decisamente il tifo per te. Siria

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Comments

  • sabato 26 maggio 2012 ore 14:08

    Alla cerimonia di premiazione, oltre ai titolari della ditta, agli studenti e ai loro professori, hanno partecipato Virgilio Lipparoni, assessore all’ambiente del Comune di Marsciano, Rita Zampolini, assessore all’istruzione del Comune di Foligno, Francesco Mignani, assessore all’istruzione del Comune di Assisi. Presenti anche Gianfranco Chiacchieroni, consigliere regionale e presidente della II Commissione consiliare permanente Attività economiche e governo del territorio dell’Umbria, il luogotenente Torello Fiaschini, comandante della stazione carabinieri di Marsciano.

    sorgente: http://tuttoggi.info/articolo/44572/

    e quindi non più mar.llo ma luogotenente cioè 3 binari più una stella. Il grado nell' E.I. è equivalente a Sottotenente.

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    Tutto questo bell'argomento è stato inviato a chi segue nello screen-shot visto che il signor Hacker ama i riflettori e farsi pubblicità come un grande eroe della patria e ribadisco che l' ULTIMATUM gli era stato regolarmente inviato e consegnato ed eventualmente verrà aggiunto anche quello.

    1485689199?profile=RESIZE_1024x1024

    Striscia la Berisha

    http://www.striscialanotizia.mediaset.it/bin/12.$plit/C_35_news_3501_GroupNews_listatakes_itemTake_1_fotoposizione_foto.jpg

     

    Questo povrebbe interessarvi ed è menzionato un programma TV che purtroppo ha maggiormente tratto in inganno la persona truffata e si tratta di CHI L'HA VISTO. SI PREGA CORTESEMENTE LA RAI, di FARE CHIAREZZA DANDO NOTIZIE FRESCHE E CHIARE SU TALE HACKER AFFINCHE' NON POSSA PIù FREGARE ALTRI, comunque questo TOPIC verrà RIGIRATO anche alla vera STRISCIA LA BERISCIA oltre che ALLE IENE sempre se, hanno voglia di tendere il solito agguato e corrergli appresso per chilometri e chilometri come fa l'allenatissimo e atletico Max LAudaDio quando gli imbroglioni scappano di corsa,infatti notai che Max ha quasi sempre scarpe da ginnastica e compie degli scatti mirabolanti. Un vero Usai Bolt con tanto di microfono in mano e nemmeno il cameraman riesce a star dietro a lui quando insegue qualcuno che scappa perchè beccato in fallo per non esser ulteriormente ripreso. Questo presunto hacker,andrebbe tampinato e trattato da MORALIZZATORE !!!
    https://peacepink.ning.com/profiles/blogs/le-truffe-di-stefano-gennari-il-gullo-della-rai
    Cordialmente !!!

    ][\/][

     

    Da: redazioneiene@mediaset.it (redazioneiene@mediaset.it)
    Inviato:

    sabato 25 agosto 2012 00:48:10

    Grazie per averci mandato questa segnalazione.La tua email verrà girata agli autori, ed in caso di risposta affermativa riguardo la realizzazione del servizio ti contatteremo.

    Le Iene

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