Tumore scambiato per depressione a Gallipoli muore donna di 66 anni. CCDU onlus commentava su fb: "Questo è gravissimo. La pseudocultura psichiatrica ha talmente contaminato la medicina in profondità che molti medici hanno ormai la testa infarcita di psicoscemenze e, di fronte alla prima difficoltà diagnostica, usano la scappatoia della malattia mentale. Il problema è assai più diffuso di quanto non si creda, sebbene (per fortuna) le conseguenze non siano sempre fatali come in questo caso: un’endocrinologa ci riferiva non molto tempo fa di sempre più pazienti affetti da gravi disturbi ormonali, precedentemente (mal)trattati per anni con antidepressivi!"
31 marzo 2015 - Tumore scambiato per depressione a Gallipoli muore donna di 66 anni. La donna è deceduta per le complicanze dovute alla malattia all’intestino. I figli della donna hanno presentato un esposto in procura
LECCE - Irene Lucia Vergari, pensionata 66enne di Nardò, è morta il 19 marzo scorso per le complicanze di un tumore all’intestino i cui sintomi sarebbero stati scambiati per quelli della depressione. Ieri, i figli della donna, vedova dallo scorso anno, attraverso gli avvocati Salvatore De Mitri e Ilenia Antonaci, hanno presentato un esposto in Procura chiedendo che sia fatta luce sul presunto caso di malasanità. Come è stato spiegato dai legali, in possesso dei referti medici rilasciati nei mesi scorsi in alcuni ospedali salentini, la presenza del tumore, scoperto solo nei giorni scorsi, non sarebbe mai stata diagnosticata, malgrado i sintomi di vomito e il forte dolore accusato dalla paziente. Sintomi che i medici avrebbero addebitato ad uno stato ansioso depressivo della donna, per questo sottoposta a terapia a base di ansiolitici e antidolorifici. La signora Vergari iniziò a sentirsi male nell’agosto del 2014, quando si rivolse al medico di famiglia che le avrebbe prescritto farmaci per curare l’ansia addebitando dolori e vomito alla depressione.
La diagnosi
Nel mese di ottobre la donna fu visitata all’ospedale di Gallipoli da dove sarebbe stata dimessa con la diagnosi di “dolore addominale generalizzato”. In seguito la paziente si è sottoposta anche a un’ecografia in uno studio radiologico privato, ma l’esame avrebbe evidenziato “meteorismo colico”, ossia un disturbo gastrointestinale e nulla di più specifico. Nel frattempo andava avanti la cura con ansiolitici. Il 10 marzo, invece, un’ulteriore diagnosi eseguita nell’ospedale di Galatina parlava di “gastrite cronica lieve”, secondo quanto riferisconi i famigliari della donna. La situazione clinica della paziente, però, si è aggravata negli ultimi giorni. Il 18 marzo, in una struttura privata, le è stato diagnosticato un disturbo di tipo “somatiforme”, derivante, cioè, da cause psichiche. Nel pomeriggio dello stesso giorno, però, la situazione è precipitata e alla donna, sottoposta a nuove indagine strumentali, fu diagnosticato un cancro all’intestino nell’ospedale di Galatina. Sottoposta ad un delicato intervento chirurgico, la signora Vergari “è morta per cause non ancora del tutto chiare”, spiegano gli avvocati che hanno annunciato la nomina di un consulente di parte e la richiesta di sequestro della cartella clinica dell’ospedale di Galatina. Gli stessi legali fanno, inoltre, sapere che la paziente, durante questi mesi, non sarebbe mai stata sottoposta ad una Tac.
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