Area 51, nel numero di novembre 2009¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯►Il mensile Area 51, nel numero di novembre, ha dedicato un articolo al tema del controllo mentale in Italia: si è svolto, infatti, ad Anzio tra il 28 ed il 30 settembre scorsi, il primo congresso dell’Associazione delle vittime delle armi elettroniche e mentali. (1)I lavori sono stati aperti da Paolo Dorigo, egli stesso vittima nelle carceri italiane di torture mentali. Dorigo, rimasto tredici anni nel penitenziario di Spoleto, poiché accusato di aver perpetrato un attentato contro la base NATO di Aviano, durante la detenzione, tentò il suicidio, dandosi fuoco con il butano liquido. Fu allora ricoverato presso il CTO di Torino dove subì un intervento chirurgico durato ben sette ore. Dopo l’operazione cominciò per lui un calvario inenarrabile, a causa, secondo Dorigo, di un microimpianto cerebrale. L’uomo cominciò ad udire voci ossessive nella mente, ad accusare ipotermia ed ipertermia, ad accorgersi che erano indotti in lui durante il sonno scenari onirici.Quello del controllo mentale, attraverso l’ipnosi o altre tecniche che agiscono sull’inconscio, è un argomento ignorato dalla maggioranza delle persone e ritenuto, a torto, solo un soggetto per romanzi e racconti di fantascienza. Così purtroppo non è. Si deve, invece, considerare il mind control una strategia che ha subito nel corso dei decenni successivi alla seconda guerra mondiale, una costante “evoluzione”.I primi esperimenti in questo sinistro ed inquietante ambito, risalgono alla Germania nazionalsocialista, dove alcuni scienziati avevano cominciato a studiare i modi per dominare la volontà delle persone. Non è un caso se il progetto statunitense, risalente agli anni 50 del XX secolo, denominato MK Ultra (Mind Kontrol Ultra), contiene nella sigla, una K, iniziale del vocabolo germanico. D’altronde molti brevetti in campo militare, tradotti in tecnologie negli Stati Uniti, sono scritti in tedesco perché scaturiti da studi e sperimentazioni condotti in laboratori del Terzo Reich.Col passare del tempo, si è passati dalle suggestioni ipnotiche all’inserimento di microimpianti e da questi all’irradiazione di onde elettromagnetiche a bassa ed a bassissima frequenza. E’ un errore pensare che i cittadini comuni siano al riparo da questi intrusi che si insediano nella mente: si assiste infatti, da un lato, ad una programmazione “blanda” della popolazione attraverso i media (dal cinema alla televisione), dall’altro ad una programmazione molto più incisiva attuata con strumenti elettromagnetici camuffati da antenne, cellulari e via discorrendo.La prossima frontiera è quella delle nanomacchine distribuite con le chemtrails e destinate forse a trasformare lentamente, in modo quasi inavvertito, le persone in organismi bionici collegati ad una gigantesca rete invisibile, a somiglianza di tanti nodi di una ragnatela tessuta da un mostruoso aracnide che, muovendo le zampe, fa vibrare tutti i fili e le giunture della tela. E’ evidente che la manipolazione mentale ed il controllo psicotronico sono minacce che devono essere conosciute e di cui occorre si diventi consci. E’ necessario che siano denunciati i rischi di queste pratiche abominevoli. Non è ormai più una minoranza ad essere vittima di attacchi elettrodinamici o di simili pericoli: il controllo mentale di massa è un’emergenza reale. La tecnologia odierna è talmente sofisticata che le sue applicazioni, quasi tutte negative, sono inimmaginabili. Contrastare queste aggressioni è comunque possibile.(1) M. Bonasorte, Tortura e controllo mentale in Italia, in Area 51, n. 26, novembre 2007Secondo il libro Project LUCID di Texe Marss, John St Clair Akwei dichiara che la National security agency (NSA) possiede i più avanzati computers nel mondo sin dal 1960. La missione SIGINT (Segnali di intelligenza) dell’NSA usa onde scalari per una completa copertura degli Stati Uniti che possono collegarsi senza fili ad ogni elaboratore negli USA e leggerne i contenut
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